
La visita ginecologica è un esame specialistico che permette di valutare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile. Questa visita è estremamente importante per ogni donna, sin dalla pubertà, nonché in un ottica di prevenzione dei tumori e di altre patologie degli organi riproduttivi femminili.
La visita ginecologica è solitamente preceduta da un colloquio informativo, durante il quale il medico raccoglie le informazioni anamnestiche e spiega passo dopo passo le tappe dell’esame. Dopo questa prima fase, la paziente viene invitata a togliere la biancheria intima e si accomoda sul lettino ginecologico, dove il medico procede con l’ispezione esterna dei genitali, a cui segue il controllo interno (esame con lo speculum, esplorazione vaginale e palpazione bimanuale).
Durante la visita è possibile effettuare, se necessario, approfondimenti quali: pap test, HPV test, valutazione del pavimento pelvico, tamponi infettivologici, ed eseguire esami strumentali quali l’ecografia, l’isteroscopia, e la colposcopia.
Prevenzione ginecologica

La prevenzione della donna come primo passo per ridurre il rischio di malattie ha inizio con una visita ginecologica. La prevenzione mira a controllare che il paziente sia sano. Si tratta quindi di un check-up o screening che va effettuato con cadenza annuale e deve comprendere la visita, l’ecografia e il pap-test. Attraverso questo screening è possibile identificare in maniera precoce le patologie uterine od ovariche benigne e maligne, le malattie sessualmente trasmissibili, ed è possibile effettuare screening di infertilità di coppia.
Infanzia e adolescenza

L’infanzia è quel periodo della vita che va dalla nascita alla preadolescenza. Le problematiche ginecologiche più comuni dell’infanzia sono: le sinechie vulvari (anomala fusione delle piccole labbra), le infezioni vulvari, e lo sviluppo puberale alterato (precoce o tardivo).
L’adolescenza è il periodo della vita delle ragazze il cui inizio coincide con la comparsa dei primissimi segni di maturazione puberale e termina, convenzionalmente, intorno ai 19 anni. Le problematiche ginecologiche più comuni dell’adolescenza sono: le irregolarità del ciclo, la dismenorrea (dolore durante il flusso mestruale), le infezioni (vulvovaginosi), la dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), la vulvodinia e il vaginismo, le malattie sessualmente trasmesse, e la sindrome dell’ovaio policistico.
La sindrome dell’ovaio policistico è la più frequente causa di amenorrea nell’età adolescenziale. È una patologia complessa che si associa a disordini quali acne, peluria diffusa, sindrome metabolica e sovrappeso. Questa sindrome viene gestita dal ginecologo in equipe con il nutrizionista per tutelare la fertilità e la possibilità di una futura gravidanza.
Nella vita adolescenziale, infine, è fondamentale anche un adeguato counselling contraccettivo per evitare le gravidanze indesiderate.
Menopausa

La menopausa non è una malattia ma un momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine del ciclo mestruale. Tuttavia in questo periodo della vita alcune donne accusano dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili a garantire loro comunque una buona qualità di vita. In genere si verifica tra i 45 ed 55 anni di età, ma non sono rare menopause precoci e tardive. Già alcuni mesi prima della cessazione delle mestruazioni si osservano alterazioni del ciclo mestruale (mestruazioni ravvicinate e abbondanti oppure più distanziate tra di loro). Nello stesso periodo le ovaie cessano la loro attività e, di conseguenza, diminuisce nel sangue la quantità degli estrogeni, cioè di quegli ormoni prodotti fino allora dalle ovaie. Le conseguenze più importanti del calo degli estrogeni sono: l’aumento del rischio cardiovascolare (infarto cardiaco, ictus cerebrale, ipertensione) e le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi. Non dobbiamo inoltre sottovalutare l’aumento del peso corporeo, le vampate, l’atrofia vulvo-vaginale, e i disturbi genito-urinari come prolasso e incontinenza.
La visita ginecologica in menopausa è fondamentale per tre motivi:
- Prevenzione oncologica, tramite l’ecografia di screening dell’utero e dell’ovaie, e lo studio della mammella
- Miglioramento della qualità della vita, con i controlli mirati a prevenire l’osteoporosi, i disturbi urinari e quelli sessuali
- Studio del pavimento pelvico, per la prevenzione del prolasso
Uroginecologia

L’uroginecologia è una branca che si trova a metà strada tra la ginecologia e l’urologia. La visita uroginecologica si occupa delle condizioni patologiche dal basso tratto urinario femminile, cistiti, dolore pelvico cronico, prolassi urogenitali, incontinenza urinaria. Durante la visita uroginecologica, verranno valutati i genitali esterni, la presenza o meno di prolassi e la tonicità del pavimento pelvico.
A supporto della visita possono essere richiesti esami più approfonditi come:
- Ecografia vescicale, transvaginale per la valutazione di utero e annessi, perineale dinamica per lo studio del prolasso
- Uroflussimetria
- Esame urodinamico completo per lo studio della funzionalità vescicale e dell’incontinenza.
Ecografia ginecologica
L’ecografia ginecologica è parte integrante dell’esame ginecologico. Permette una valutazione accurata della pelvi e dell’addome inferiore. Attraverso le moderne macchine ecografiche è anche possibile lo studio Doppler e flussimetrico dei distretti arteriosi e venosi (come lo studio dell’arterie uterine), lo studio 3D e 4D della cavità uterine (per la valutazione delle malformazioni uterine, come l’utero setto o l’utero bicorne), e la conta dei follicoli antrali per il calcolo dell’età ovarica.
PAP Test

Il Pap test (test di Papanicolaou, dal cognome del medico che lo ha inventato) e il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test) sono due esami di screening, che si effettuano cioè anche in donne sane senza alcun segno di possibile malattia. Lo scopo è individuare precocemente tumori della cervice uterina o specifiche alterazioni, sempre a livello delle cellule del collo dell’utero, che col passare del tempo potrebbero diventare tali. Il Pap test si effettua con le stesse modalità di una visita ginecologica, durante la quale si applica lo speculum, uno speciale strumento che dilata leggermente l’apertura vaginale e permette di vedere il collo dell’utero e di effettuare un piccolo prelievo di materiale. L’operatore preleva una piccola quantità di secrezioni dal collo dell’utero tramite un piccolo spazzolino e poi le dispone su un vetrino, fissandole con uno spray apposito. Su questo campione, e nello specifico sulle cellule esfoliate dal tessuto di rivestimento della cervice nella parte che sporge nel canale vaginale, si farà l’esame citologico in laboratorio, esaminandolo con appositi metodi di colorazione e un approfondito esame computerizzato.
L’esecuzione di un Pap test non è dolorosa, anche se per alcune può essere più fastidioso che per altre, in relazione alla sensibilità individuale e alla delicatezza di chi lo esegue.
Colposcopia

La colposcopia è un esame degli organi genitali femminili che viene effettuato dal medico ginecologo per visualizzare in modo approfondito la vulva, la mucosa vaginale e la cervice (collo uterino), ovvero quella porzione dell’utero che sporge sul fondo vaginale. È soprattutto un esame di approfondimento per studiare eventuali anomalie delle cellule del collo dell’utero emerse in seguito al Pap test. Serve anche a indagare la causa di dolori pelvici o di sanguinamenti anomali dalla vagina, per esempio dopo i rapporti sessuali. Durante l’esame la paziente deve assumere la posizione ginecologica (esattamente come per il Pap test) e la vagina viene dilatata con un apposito strumento, chiamato speculum. L’esame viene eseguito tramite uno strumento ottico, chiamato colposcopio, che non viene inserito all’interno della vagina, ma consente di esaminare la zona interessata come con un binocolo poiché permette di osservare la mucosa del collo dell’utero con un ingrandimento da 6 a 40 volte. Il medico può applicare alla cervice alcuni liquidi (acido acetico al 5 per cento e soluzione iodio-iodurata) che permettono di differenziare le zone anormale da quelle normali. È bene quindi segnalare la presenza di allergie a queste sostanze. Nel corso dell’esame possono talvolta essere eseguiti piccoli prelievi di tessuto (biopsie) o possono essere asportate direttamente le parti anomale (elettroescissione), da inviare poi ai laboratori per analisi specifiche. Inoltre il colposcopio permette anche di essere eseguire fotografie da utilizzare a scopo di documentazione clinica per la paziente.
Isteroscopia
Per ulteriori informazioni sull’isteroscopia, visita la pagina apposita nella sezione “Chirurgia“.